A

A come origine, prima lettera dell’alfabeto e desinenza femminile. A, lettera magnetica, Aleph, lettera muta: dal silenzio dell’isolamento alle prime parole pronunciate da una bambina. A lei e a ogni bambina, consegniamo il mondo attraverso il linguaggio, con le sue storture e meraviglie, i suoi sipari e il sovraffollamento dei suoi oggetti. L’autrice immagina di parlare con una bambina distante, poi con un’assistente vocale, un robot umanoide e un chatbot, a cui delega il compito di creare una persona utopica. Infine, viene parlata dai testi automatizzati delle notifiche, dalla retorica dei discorsi del potere, dalle notizie di cronaca alla radio, in una sovrapposizione di discorsi in cui nascita e catastrofi coesistono. Il libro raccoglie poesie e testi delle performance degli ultimi anni di attività di Francesca Gironi.

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